Un babel fish nell’orecchio farebbe comodo a tutti.
Il pesce di Babel è piccolo e giallo, si inserisce nel condotto uditivo ed è in grado di tradurre qualsiasi lingua in pochi secondi. Il pesce si alimenta delle onde cerebrali sprigionate durante la composizione di una frase, come una sanguisuga simpatica, ed espelle una matrice di frequenze linguistiche in una forma comprensibile a tutti. Questo traduttore universale biologico è stato ideato da Douglas Adams. E purtroppo esiste solo nella sua testa. E nel suo “Guida Galattica per autostoppisti” (1979).
Nell’attesa che le scienze biotecnologiche mettano a punto un acquario di piccoli pesci poliglotti, noi preferiamo i vecchi metodi.
Il 27 aprile, ai tavoli di legno del Café de la Paix di Ferrara (Piazzetta Corelli) si è svolto il terzo incontro del Language Café, un’ iniziativa dell’associazione ActionEdu in collaborazione con CaFéBerlin.
[leggete qui]
http://www.listonemag.it/2013/05/14/lallegra-babele-del-language-cafe/